A Casal Bertone ho recentemente scoperto un ristorante fusion moderno ed essenziale che propone sushi all’italiana e tante altre specialità italo – asiatiche. 
Atmosfera eclettica, vocazione metropolitana e linea contemporanea dunque per Off Club che fonde spazi e funzioni “liquide”.
È un luogo che, per il suo progetto visionario e unico, può ricordare certi locali underground delle città mitteleuropee, su esempio dei maggiori supperclub continentali di successo e lungimiranza.
A realizzare questo progetto sono stati Matteo Di Persio e Francesco Curcio insieme al noto architetto siciliano Antonino Cardillo, giovane progettista che ha tenuto lezioni in prestigiose scuole di architettura come l’Architectural Association e il Royal College of Art di Londra.

Gli interni

“Staccare la spina” dimenticandosi di stare nella capitale: a fare da collante il cibo, il bere e la musica. Off Club è un locale camaleontico per vocazione, esteso su 400 metri quadri fluidamente distribuiti su 3 piani, dove si fondono linguaggi antichi e moderni.

Il bancone bar

Disegnato, appunto, dal consulente di lunga data della rivista “Wallpaper”, Off Club sotto un soffitto oro grezzo e smalto nero riunisce il cinema di Kubrick e De Palma, le atmosfere di Grand Theft Auto, il distretto art deco di Miami, la musica soul psichedelica, le immagini primordiali di Jung, le illusioni ottiche di Escher, le iconostasi bizantine, i paraventi giapponesi. Dai due banconi di granito nero lunghi ciascuno 7 metri, Patrizio Boschetto si esibisce nelle preparazioni di cocktail d’ispirazione giapponese preparati con lo sciroppo riso, lo yuzu, il sake e la nikka vodka. L’ex bar manager di Achilli al Dom propone una fantasiosa e accattivante carta di drink che ruota intorno 10 signature cocktail combinando distillati, vermouth, infusi e aromi di origine giapponese.

Drink

Un beverage così schierato geograficamente non può prescindere da una cucina che guarda a Oriente: quella studiata per Off è una carta con piatti d’ispirazione orientale mescolati alla nostra tradizione, un punto di incontro tra la cucina Occidentale e le tecniche e i sapori dell’Estremo Oriente. Quindi wagyu, ponzu, litchi mescolati ma anche tartufo, zafferano e crema al mascarponeOff propone due menu degustazione  da 5 o 8 portate: in questo caso la scelta è di affidarsi allo chef per essere condotti alla scoperta dei sapori di Off. In alternativa c’è un’ampia carta che alterna crudi e sushi, ciotole di riso bianco con sashimi, nigiri, uramaki, ramen, cotture al wok, al vapore o alla griglia.

Uramaki

Consiglio vivamente di provare le varie declinazioni di uramaki, da quello con parmigiana di melanzane a quello con foie gras passando per i più mediterranei come quello con ricotta e alici in tempura

Molto divertenti anche i bao, panini cinesi al vapore, farciti di wagyu, fave e pecorino oppure nella versione di mare con granchio e wasabi. 

Proposte dal menù

I dessert rivisitano in versione nipponica i nostri dolci tradizionali come nel caso del Sushimisù, un roll di riso al caffè e crema di mascarpone o la Torta di mele giapponese, a base di yuzu e gelato fior di latte.
Il risultato: una cornice raffinata, che non perde tuttavia un’aria informale un po’ underground con un calendario di appuntamenti musicali e dj-set.

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