Due giorni a settimana. Solo Sabato e Domenica. Solo a pranzo.
Solo, ma ci si accontenta.
Daniele Fadda il proprietario del ristorante Santo di Roma ha reagito alle circostanze storiche aprendo le porte del suo locale a pranzo nel weekend.
Sfruttando il piacevole spazio esterno, incastrato tra i vicoli di Trastevere, piante rampicanti e sampietrini, Santo si rivela un’ottima via di fuga dalla quotidianità.
Qui lo chef Alessio Benedetti propone una cucina stagionale, di pancia. Saporita. Ragionata. Tecnica ed estetica al servizio del gusto. Un gusto italiano contaminato, attuale.

Tra le proposte del menù meritano una menzione la spuma di patate al burro che nasconde un mix di funghi galletti appena spadellati. Cucchiaiate di cremosità.

Poi c’è l’ottima tartare di fassona con nocciole intere e grattuggiate come fossero parmigiano e carote croccanti. Carne di eccellente qualità. Condimento equilibrato e non prevaricante.

Passo ad assaggiare un ottimo spaghettone con cavolo nero croccante ed in crema e ragù di cinghiale. Saporito ma non eccessivamente selvatico. Goloso ma non scontato. E poi? Bellissimo.

Finisco il pranzo in leggerezza con il divertente Brookie, un ibrido tra brownie e cookie. Dolce dolce. Un dessert da merenda, che ti mangeresti a qualunque ora del giorno e della notte. Ottimo in abbinamento all’amaro della casa.
Tante sono le proposte del menù tra carne, pesce e verdure. Tutte accattivanti. Tutte da provare e riprovare.
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