Trastevere è famosa per molte cose, anche sul fronte cibo. A Trastevere si può gustare uno tra i migliori supplì di Roma; a Trastevere ci sono le trattorie più veraci dove si spende poco e si mangia tanto; a Trastevere ci sono I Marmi, da Ivo…ma il pesce?
Abbiamo parlato di fritti, pizze, carbonare, amatriciane ma di pesce neanche l’ombra.
Lo spaghetto con le vongole sta a Trastevere come Totti sta alla Lazio: incompatibili e antitetici.
D’altra parte la mia tesi è pronta ad essere smentita perchè pochi giorni fa ho trascorso un pranzo esclusivamente di mare proprio nel cuore più movimentato di questo quartiere.
Ero a Vicolo della Renella, dietro Piazza Trilussa in un ristorante a gestione familiare aperto, con mia grande sorpresa, da ben 10 anni. Sto parlando di Vizi Capitali. Sinceramente, io che abito nel quartiere da quando sono nata, non mi ero mai imbattuta in quella cucina ma ora posso dire di aver sbagliato di grosso.
Vinta dal pregiudizio che a Trastevere, a Roma in generale, sia quasi impossibile mangiare pesce fresco cucinato a regola d’arte, mi sono sempre rivolta al litorale per avvolgere sulla forchetta un tonnarello cozze e pecorino. Ma ora il mio stile di vita cambierà perchè da Vizi Capitali ho trovato una grande cucina di pesce.

Lo chef, Fabio Di Felice, autodidatta di Terracina, mi racconta di dare grande importanza alla materia prima: ogni giorno va all’asta del pesce e acquista ciò che di meglio ha portato il mare di Anzio e Terracina, poi va al ristorante, lo prepara e la sera lo cucina ai clienti.
Vizi Capitali è infatti aperto solo a cena: la mattina e il pomeriggio Fabio e la sua brigata prepara la pasta, il pane e tutto il necessario per il servizio delle 20.
Il menù, quindi, è labile, cambia giornalmente con alcuni punti fissi. La particolarità del ristorante, che vi colpirà non appena entrati, è la vetrina del pesce che voi stessi potete scegliere di farvi cucinare come meglio credete: al sale, in umido con i pomodorini, al forno con le patate o alla griglia per esempio.

La freschezza del pesce si manifesta immediatamente nei crudi di mare.
Da 110 e lode è il carpaccio di orata condito con olio extravergine di qualità e sfere di limone e pepe rosa che scoppiano in bocca ed evitano di cuocere la carne.

Per i più golosi c’è, invece, il pane fritto ripieno di stracciatella di bufala e gambero rosso locale. Il connubio bufala – crostaceo è come al solito vincente. Qui il fritto è esemplare, asciutto e croccante.

Antipasto caldo di stagione è il tortino di finocchi al gratin con ricciola e salsa di pomodorini datterini. La lavorazione delle verdure è esemplare anche se la potenza della besciamella ha sovrastato la delicatezza del pesce.

La pasta fresca è il cavallo di battaglia di Fabio. Ogni giorno lui stesso si diverte a prepararla in modo diverso.
I ravioli ripieni di carciofi con gallinella, bottarga e scorza di limone sono ciccioni di ripieno, giustamente al dente e croccanti sui bordi. Il pesce viene esaltato e la nota finale di bottarga leggermente profumata al limone è molto gradevole.

Più spinto e saporito è il tagliolino, sempre fatto in casa, con totanetti e crema di broccoletto siciliano. Forse l’eccesso di broccolo copre il sapore più dolce e delicato del pesce ma, saggiamente, lo stesso chef, serve la crema a lato così che il cliente possa dosarla a proprio gusto.

Anche i dolci sono preparati in casa. Un fine pasto degno di nota è la crostatina calda con crema al limone. Quasi da mangiare a morsi è un inno schietto al sud e ai sapori di mare più sinceri.
Durante tutto il pranzo non ho potuto fare a meno di spizzicare la focaccia preparata in casa e servita calda con olio e rosmarino: una droga vera.

Nel complesso Vizi Capitali è un ristorante elegante che propone una cucina classica di mare preparata a mestiere. La materia prima, di eccelsa qualità, viene valorizzata e abbinata a pochi elementi.
La carta dei vini è piccola ma curata. Il servizio, diretto dalla moglie dello chef, è caldo e formale il giusto.
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