In pieno centro a Roma, affacciato su Corso Vittorio Emanuele, c’è OiSushi, un ristorante fusion che fonde assieme tre culture, italiana, brasiliana e ovviamente giapponese.
All’interno di un palazzo d’epoca, su più livelli, prende vita questo ristorante ambizioso e fuori dal comune.
Dopo un primo anno di attività non soddisfacente, la proprietà ha deciso di cambiare rotta affidando il progetto a Oscar Trapani, consulente e direttore di locali noti della capitale – Opengate, Gilda, Blume, Factory, Eden.
Nato a Brindisi ma romano d’adozione, Oscar, é conosciuto da anni dalla nightlife di Roma come esperto nelle pubbliche relazioni, nella gestione e nella comunicazione di attività commerciali.
E se Oscar è il front man dell’attività, a dirigerla in cucina è Mattia D’Ambrosio che, nonostante la giovane età, vanta esperienze tristellate
al ristorante Diverxo di Madrid e all’Osteria Francescana di Massimo Bottura.
Mattia ha dato vita ad un sushi inusuale che fonde assieme sapori contrastanti provenienti da culture diverse.

Ne sono un esempio gli italian rolls di Gricia con guanciale, salsa al pecorino romano DOP, pepe e lime, i Carbonara Maki con uovo , guanciale, salsa al pecorino, pepe e alghe, l’Amatriciana e la Cacio e Pepe.
Prove ambiziose e ardite che necessitano ancora di una lavorazione.

Cosa invece non ha bisogno di alcuna modifica è il Crispy : cubetti di riso croccanti in diverse varianti, con tartare di manzo, di salmone, di tonno, e anche in versione vegana con avocado. A condire la proteina una ricca salsa a base di maionese e lime. A metà strada tra il riso al salto milanese e il sushi giapponese, questi Crispy ci hanno conquistato.

Tra i fusion rolls segnaliamo l‘Oi Kataifi con pasta kataifi, salmone scottato, philadelphia, frutti rossi e salsa teriyaki: goloso e ruffiano. E poi ancora i classici con salmone e tonno ma arricchiti di salse, frutta secca e fresca molto interessanti: il granchio viene associato a latte di cocco leggermente piccante, mela verde e pistacchi per esempio.

Molto buono anche quello a base di salmone, avocado, capesante, tartufo nero e finocchietto selvatico.

Se viaggiate su una direzione più tradizionale potete optare per classiche tartare , sashimi, pokè e tataki a base di pesce fresco di giornata.


Sul fronte caldo c’è la tempura e anche il Ramen, la famosa zuppa a base di noodles e brodo di carne, qui reinterpreta con un tocco segreto di stampo pugliese.
Molto sfiziosi anche i ravioli di gamberi con chutney di mango, salsa teriyaki e chips di riso: il ripieno è il vero protagonista.


Anche i dolci sono contaminati: dalla cheescake con yuzu e dulche de leche al tortino al cioccolato con burro d’arachidi, mandarino e frutti rossi.

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